martedì 6 aprile 2010

IN UN CANILE SPECIALE PUO’ CRESCERE SOLO UN CANE ECCEZIONALE

Non crediate che il canile di San Patrignano sia un rifugio come tutti gli altri. Ho conosciuto un  cane di nome White. Ha vissuto sin da piccolo al canile di San Patrignano e adesso ha due anni. L'ho addottato due mesi fa. Per tanti motivi ho capito che quel canile era speciale. Nei pressi della struttura ci sono molti animali: lama, cavalli, capre e degli uccelli africani.

White viveva con sua sorella Blacky. Ora anche lei ha una famiglia che le vuole bene e spero di rincontrarla un'altra volta magari assieme a suo fratello White. Dal giorno in cui li vidi assieme non l'ho più incontrata e ne sento la mancanza. Quel canile come ho gia detto è speciale e vi assicuro che il cane che forse un giorno sceglierete non scapperà. Infatti, se avete scelto il cane giusto giocherà con voi per sempre. Non potete sapere subito se il cane che volete è quello giusto perchè prima dovete educalrlo e vedere se il peloso vi vuole davvero bene. Dal momento che ha imparato a convivere nalle mia famiglia ho capito che White era il mio cane. White era gia bravo di suo ma anche i ragazzi del canile sono bravissimi e i cani li tengono davvero bene. Quando ho sentito il mio babbo che parlava con il responsabile del canile per addottare White ho pensato dentro di me:"DAVVERO? PRENDIAMO WHITE?. Ero felicissimo.

Occorre avere molta pazienza prima di addottare un cane, perchè prima bisogna conoscerlo, decidere se accoglierlo e sentirsi pronti per fare questo difficile passo. Ora White è diventato molto educato.

Il canile di San Patrignano è bellissimo e pulito, bisognerebbe che tutti lo vedessero. Il prossimo cane lo addotterò li.


Pietro Grandi


venerdì 2 aprile 2010

Favia lancia il suo programma per la Regione

Blocco dei piani regolatori. Taglio ai finanziamenti alle scuole private. Parchi eolici di proprietà dei cittadini. Solarizzazione dei tetti con un "service" regionale. Smaltita la sbornia post-elettorale, il grillino Giovanni Favia risponde al Pd con sei proposte concrete. Concretissime. Veri e propri disegni di legge «che i Democratici possono discutere, modificare e votare con noi in consiglio regionale». Esclusi gli «accordi politici» e le «trattative sottobanco». Nell' era dell' antipoli tica ci si confronta solo sui singoli progetti. E sotto «l' occhio attento di una webcam». Mentre Beppe Grillo sul suo blog annuncia il ricorso alla Corte Costituzionale contro il terzo mandato di Vasco Errani e Roberto Formigoni, sotto le Torri vanno in onda le difficili prove di dialogo tra Pd e grillini.

Ci ha provato ieri mattina in radio, senza molto successo, il consigliere regionale Antonio Mumolo. Ma ci prova anche il segretario regionale Stefano Bonaccini, che già prima delle elezioni aveva aperto al confronto con i grillini sulla green economy e che all' indomani del voto ha rinnovato il suo invito al confronto. Ma il leader del movimento "Cinque stelle" Favia mette paletti: «Non basta mettere insieme due parole inglesi, green economy, per essere d' accordo». Così, se i Democratici affilano i coltelli in vista del congresso, lui scende sul terreno del «nero su bianco», e traccia il suo programma di mandato. A cominciare proprio dall' economia verde.

«Noi proponiamo in primo luogo di creare una raffineria di silicio, che è il materiale del futuro, in Emilia Romagna. In secondo luogo chiediamo un piano di investimenti per la ricerca, che aiuti le aziende di packaging a convertirsi a materiali riciclabilio riutilizzabili». Ma la «rivoluzione ecologica» della regione che passa anche attraverso l' energia pulita. «L' idea è quella di creare un Energy Service Company regionale per installare pannelli solari a tappeto. I costi si ammortizzano con la vendita dell' energia ai cittadini, che invece di pagare la bolletta all' Enel pagherebbero i a rate i pannelli solari alla compagnia regionale». Per non parlare della "grana" dell' urbanistica. «Vasco Errani in campagna elettorale ha detto che vuole lo "stop al consumo di territorio". Benissimo, noi siamo d' accordo. Ma per farlo davvero bisogna bloccare tutti i Poc, i piani operativi comunali, che non siano già in corso. Al loro posto si può lanciare un piano di "rigenerazione urbana", che comprenda riconversione energetica e di ristrutturazione edilizia pubblica e popolare». Chiamato da Bonaccini a dire la sua sui temi della scuola («Vogliamo dialogare con i grillini, ma non sappiamo cosa ne pensano dei tagli della Gelmini»), Favia alza la posta: «Siamo contrari alla riforma Gelmini, ma quello è un tema nazionale. Piuttosto proponiamo di togliere tutti i finanziamenti pubblici alle scuole private paritarie, eccetto le materne, per le quali c' è un problemi di posti e di liste d' attesa. E di destinare quei fondi alla scuola pubblica». E ancora, sui rifiuti, va all' attacco di Hera: «Proporremo una legge per impedirea chi raccoglie i rifiuti di occuparsi anche dello smaltimento.

Fare entrambe le cose crea un gigantesco conflitto di interessi, perché Hera guadagna dallo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, e quindi non ha interesse a incoraggiare la raccolta differenziata. Seconda cosa: introdurre ovunque il porta a porta, con l' eliminazione dei cassonetti e il pagamento della tassa non in base ai metri quadri ma in base al "peso" dei rifiuti, e cioè dell' inquinamento che ciascuno produce». E alla fine Favia salta anche sul treno della "partecipazione", cavallo di battaglia del Pd: «Per noi la democrazia partecipativa passa attraverso una legge regionale per l' istituzione del referendum deliberativo. Si tratta di dare ai cittadini la possibilità di proporre e approvare con un referendum le proprie leggi. In Svizzera esiste. L' Emilia Romagna potrebbe essere la prima regione a istituirlo. Il Pd ci sta?».

--
giovanni grandi

http://giograndi.blogspot.com/



--
giovanni grandi

http://giograndi.blogspot.com/

privatizzazione nuovi asili nido comunali

vi interessa saperne di più sulla questione della privatizzazione del sistema educativo a Rimini?

allora vi prego di andare su http://www.comune.rimini.it/comunicati/pagina1644.html  e cliccare su "Agevolazioni per la frequenza ai nidi d'infanzia convenzionati anno scolastico 2010/2011 (voucher conciliativi)"  e infine tra gli allegati cliccare "Accettati 2010 2011"

scorrendo velocemente i nomi degli asili noterete che insieme agli asili privati ci sono anche i due plessi comunali (via della rondine e  via di sacco e vanzetti). I nuovi asili nido comunali verranno quindi gestiti  dai privati e  la conferma di ciò viene proprio dalla pubblicazione dal Comune della graduatoria per l'assegnazione dei voucher. Per chi non fosse informato i voucher sono degli assegni che servono a calmierare le rette dei nidi gestiti da privati. Siccome nella graduatoria appena pubblicata sul dal Comune sono stati elargiti 9 assegni (voucher) per via della Rondine e 4 per via Sacco e Vanzetti, desumo che i due nuovi plessi comunali verranno gestiti da privati. L'Amministrazione Comunale quindi tira diritto (per la gioia dell'assessore Zerbini) confermando l'inserimento nel bando che assegna voucher a famiglie che hanno figli presso nidi privati, anche di due nuove strutture comunali in via di realizzazione.

Qualcuno mi corregga con i fatti oppure l'Amministrazione deve avere l'onestà intellettuale di ammettere una volta per tutte che i nuovi nidi comunali (via della Rondine via Sacco e Vanzetti) saranno appaltati ai privati. Se non erro sarebbe la prima volta nella storia di Rimini che strutture pubbliche costruite con i soldi dei cittadini vengano appaltate a privati. La domanda che rivolgo al Centrosinistra ed in particolare al Pd  è la seguente: ma c'era un impegno a fare tutto il possibile per garantire la gestione diretta dei nuovi asili nido? La nuova graduatoria per i voucher comprende anche i due nuovi nidi comunali e mi pare di poter dire che l'impegno non ha prodotto un risultato concreto. Le chiacchiere stanno a zero, con buona pace degli accordi intercorsi tra le forze di sinistra (più sensibili rispetto al Pd al tema della gestione diretta del servizio educativo) e il Sindaco. Accordi che avevano preceduto la votazione sul Bilancio e che hanno convinto i consiglieri di Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione a votare a favore del Bilancio. 

 Fabio Pazzaglia







--
giovanni grandi

http://giograndi.blogspot.com/

giovedì 1 aprile 2010

Operazione Trasparenza lancia una proposta per le elzioni comunali 2011

Dalle prime dichiarazioni del segretario provinciale del Pd temiamo che da parte di chi davvero conta nel Partito Democratico non ci sia alcuna intenzione di cambiare le scelte già ratificate in vista del 2011. Infatti all'affermazione "non c'è stato quel vento di rinnovamento che ci aspettavamo" nessuno arriva a trarne le conseguenze. Eppure alcuni spunti per modificare radicalmente il canovaccio in corso d'opera ci sarebbero eccome visti i risultati della Lega e del Pdl, uniti alla nota positiva della lista a 5 stelle. Ma come ci si può aspettare un cambiamento senza rinnovare anche le persone alla guida del partito e senza emanciparsi dalle lobby economiche locali? Caro Andrea Gnassi se tu davvero pensi quello che hai detto sarebbe ora che dessi un segnale, magari consegnando per primo le dimissioni. Il primo di una lunga serie di figure che all'interno del pd tengono le fila del discorso. Discorso che non può essere a tinte verdi il giorno dopo le elezioni riempiendosi la bocca di eco-sostenibilità dopo il grigio cemento che, causa pd, è il colore principale della nostra città. Un discorso quindi che non parla più a nessuno, da diversi anni a questa parte e non solo da questa tornata elettorale.
La repulsione dei cittadini verso il gruppo dirigente politico locale (pd in primis) con l'esito del voto del 28-29 marzo a nostro personale giudizio è arrivata all'apice. Le domande che poniamo sono le seguenti: perché dal 1999 ad oggi il Pd e tutto il centrosinistra non riescono più a governare col sostegno e la simpatia di ampi settori della popolazione riminese, soprattutto quelli più umili e quelli più liberi da schemi di potere precostituiti?
Quello che ormai è chiaro a tutti, eccetto che ai dirigenti del pd, è che non è possibile continuare a chiamare gli elettori solo per fare le assemblee e per votare il giorno delle elezioni. I cittadini vogliono incidere sui percorsi decisionali. Esempio: sono ormai decenni che i riminesi lamentano un consumo sfrenato del territorio ma ancora nessuno ha avuto l'umiltà di aprire un confronto senza ipocrisie con i cittadini stessi. Per riconquistare la fiducia occorre ripartire ammettendo innanzitutto le responsabilità dell'Amministrazione Comunale attuale e di quella passata. L'arroganza e gli interessi economici hanno fatto da tappo ad un confronto che purtroppo fin'ora non c'è mai stato.
Complimenti dunque al Movimento 5 Stelle, l'unica novità positiva di queste elezioni regionali.
Ci dispiace doverlo sottolineare ma l'avevamo detto anche durante le primarie all'ultimo congresso del pd quando alla richiesta di Grillo di fare il candidato la risposta è stata niet, liquidando il movimento a 5 stelle come il frutto dell'antipolitica. E' stato un grave errore frutto di un luogo comune che da oggi è superato nei fatti: due dei loro rappresentanti entrano in Consiglio Regionale a furor di popolo. L'anno prossimo siamo certi che entreranno a gonfie vele anche in Consiglio Comunale a Rimini. D'altro canto era sufficiente seguire la loro campagna elettorale su internet e nelle piazze per capire che non siamo di fronte ad una mera forma di protesta. Promuovono idee, avanzano proposte per ottenere soluzioni concrete a problemi di tutti, partendo dal basso senza ordini di scuderia; è ciò che dovrebbe essere la politica e che invece non è. Essere parte di un progetto in cui credi e non mettersi in fila negli uffici di collocamento di Partito per avere un posto in un cda. E' ciò che si chiama partecipazione e che nell'attuale forma partito viene mortificata. Congratulazioni quindi a Giovanni Favia e soci, che hanno fatto l'esatto contrario di quello che si fa negli attuali partiti, pieni zeppi di maneggioni in cerca di poltrona e servi sciocchi che bramano briciole. Hanno scelto di parlare di programmi e di stare all'opposizione. In bocca al lupo.
Il pd anziché tentare di arruffianarsi gli elettori di Grillo (il pietoso tentativo in corso in queste ore) dovrebbe cambiare dirigenti perché gli attuali non sono più credibili oramai da tempo e perché le nuove leve cresciute all'interno sono coltivate nell'oblio della conquista della poltrona e di una fetta di potere (basta attendere in ossequio silenzio il proprio turno). Una strada che ci ha portato sin qui, ad un anno dalla probabile sconfitta del centrosinistra. Premesso che perdere il Comune di Rimini non sarebbe un dramma se almeno servisse ad azzerare l'attuale sistema di potere, ci sentiamo in dovere però di avanzare una proposta a tutti quelli che vogliono salvare i democratici da una Caporetto annunciata: dopo la sequenza di segnali inequivocabili che portano le persone dotate di un minimo di quoziente intellettivo e di libertà di pensiero a dire che se andiamo avanti così l'anno prossimo il centrosinistra perderà le elezioni, invitiamo tutti i disinteressati ad unirsi affinché le forze democratiche e il Pd possano fare la cosa giusta: mettersi al servizio di un progetto diverso da quello prestabilito dai notabili di partito, pensandosi come una parte e non come il tutto. A viso aperto, senza trasformismi dell'ultimo minuto. Uniti da un nuovo progetto di civitas, una città per tutti, che sappia coniugare natura, decrescita e al contempo il massimo del benessere per i cittadini.
Rimini 31 marzo 2010
Per Operazione Trasparenza
Giovanni Grandi
Fabio Pazzaglia

--
giovanni grandi

http://giograndi.blogspot.com/